venerdì 30 dicembre 2016

Capelli: 20 acconciature per Capodanno!

Ciao diamantini!! Ecco un post dedicato completamente alle acconciature consigliate per il Capodanno 2017!! Siete pronte a lasciarvi alle spalle quest'anno catastrofico?

Un must per quest'anno sono gli accessori che rendono ogni acconciatura, anche la più semplice, unica.


Retro Scriminatura Centrale: capelli raccolti sulla nuca con un cerchietto gioiello abbinato donano un look raffinato e semplice. Molto molto bello a parer mio!!!


Treccia Messy: un look molto semplice e l'ideale per chi ama i capelli scompigliati. Basterà realizzare una treccia nella parte alta della testa lasciando qua e la qualche ciuffo ribelle.


Ciuffo Wavy: un ciuffo voluminoso e mosso sul davanti insieme ad una coda laterale donano un look glam e molto bello.


A tutto volume: l'acconciatura ideale per chi ha i capelli lunghi che è molto semplice da fare, molto bella e di classe. Basterà creare delle semplici onde con la piastra per poi spostare i capelli sul davanti dietro con delle forcine.


Treccia-cerchietto: un acconciatura molto bella, originale e chic!!!! Basterà realizzare uno chignon sulla nuca aggiungendo una treccia a mo' di cerchietto per avere un acconciatura che piace e che farà invidia a tutti!!


Sleek: Uno dei look più cool e portati della stagione sono i capelli pettinati all'indietro con l'effetto bagnato. Abbinato ad un make up intenso risalterà al meglio l'acconciatura, ma ciò non toglie che con un make up nude non stia da dio.


Coda glam: per avere un look semplice ma appropriato al Capodanno basterà raccogliere i capelli in una coda laterale morbida e avvolgerla poi con del tessuto elastico che darà un effetto edgy molto bello e d'effetto!!!


Raccolto gioiello: raccogliendo i capelli sulla nuca e applicando al centro della testa una fascia impreziosita di gioielli e diamanti renderà il più semplice look in uno magico e d'effetto!!

80's: questo look prende ispirazione da Madonna ed è senz'altro da copiare!!! Applicare un maxi fiocco al centro della testa è un idea troppo troppo bella!!!


Chignon prezioso: per un tocco glamour basterà impreziosire con dei pettinini e fermagli un classico chignon.


Headband: un'acconciatura semplicissima e molto bella! indossare un semplice cerchietto sui capelli con una piega morbida o semi-mossa (tipo boccoli larghi alle punte).


Braid: Per raccogliere i capelli in modo semplice a con volume basterà spruzzare uno spray texturizzante alla radice dei capelli e fare una treccia.


Milkmaid braid: Per uno stile vintage basterà creare due treccia laterali per poi incrociarle sul capo per creare una fascia.


Doppia coda: per chi ha i capelli molto lunghi e voluminosi, può realizzare una coda bassa e "spezzarla" da più elastici. Semplici e veloce.


Banana: per un look retro basterà realizzare una banana. Questa sarà la scelta maggiore per i look di Capodanno.


Frisè: I frisé stanno ritornando di moda quindi perché non ricrearli anche per Capodanno con una piastra apposita? 


Romantico: raccogliere i capelli lisci sul retro e indossare un cerchietto dall'allure vintage donerà un look romantico e unico. Un look che adoro da morire e che secondo me è l'ideale per passare il Capodanno sia con la persona che si ama che con la famiglia!


Volume: Asciugare i capelli a testa in giù per poi fissarli con un prodotto extra forte e delle forcine, donerà un acconciatura voluminosa e originale.


Girly: la differenza data dal cerchietto dona un tocco in più ad un raccolto semplicissimo dove i capelli si spostano dietro le orecchie.


Rock-chic: ispirato al look anni 80' con i frisè. In questo caso i capelli hanno la riga centrale e vengono acconciati con un torciglione laterale. Questa è senz'altro una delle mie preferite!!!

mercoledì 28 dicembre 2016

Unghie per un Capodanno metallizzato!!


Ciao diamonds, rieccoci con un nuovo post! E' passato il Natale e fra pochi giorni sarà Capodanno. Cosa vi proponete per il nuovo anno? Io tantissime cose e forse ne parlerò in un post apposito...
Avete giù pensato a come vestire le vostre unghia o lascerete l'abito natalizio? 
Io lascio quello di Natale per esempio...ahaha
Ma per chi volesse sperimentare e cambiare c'è da sapere che i colori che dominano per questo Capodanno sono il rosso, il verde, il blu, l'argento e l'oro.
Il color nude trova poco spazio in quanto, in occasione dei party di San Silvestro, a spopolare sono i glitter.
Di base, le mani devono essere ben curate e ognuna deve avere la forma dell'unghia che preferisce e che renda la mano bella.

I trend per questo Capodanno sono:


Le unghia metallizzate: dorate, argentate o glitterate che siano, restano un vero è proprio must per quest'anno!! A me piacciono così così ma ammetto che sulle unghie fanno un effetto bellissimo!!
In uno dei prossimi post di nail art devo provare a realizzarne una con la carta argentata... Per la serie hashtag #Spoiler.

Le unghia nere: il colore che non passa mai di moda è che è sempre protagonista in occasione delle feste. Abbinato con uno smoky scuro (io l'ho realizzato rosso e nero) e abito rosso. Sta a voi scegliere se indossare uno smalto super brillante oppure opaco. Io non saprei scegliere, vado pazza per entrambi e poi il nero sulle unghia è bellissimo!! 
Inoltre, secondo me è molto più portabile di quanto si pensi ed è anche molto fine ed elegante.
Le unghia rosse: tra Natale e Capodanno, con il rosso non si sbaglia mai, a patto che sia un rosso fuoco e quindi un rosso bello acceso, oppure bordeaux. 
Aboliti i coralli e i rossi tendenti all'arancione.
Gli smalti rossi, oltre ad essere i colore per eccellenza di queste festività, donano lucentezza alle unghia e un aspetto sensuale.

Le unghia colorate: i due colori optati maggiormente per quest'anno sono il blu e il greenery, colore scelto da Pantone come colore dell'anno. 
Amo i colori e per me potrebbe essere festa tutto l'anno per sperimentare ogni volta cose diverse!!

lunedì 26 dicembre 2016

Dolci tipici natalizi delle varie regioni d'Italia!

Ciao diamond, buon Santo Stefano!! Passato un buon Natale? Avete mangiato tanto? :P
Questo post riguarderà, come avrete già capito dal titolo, dei dolci tipici di Natale delle varie regioni d'Italia. 
All'estero il panettone è considerato il dolce di Natale tipico d'Italia, ma qui da noi non è così scontato. L'Italia nel periodo natalizio è infatti ricca di dolci e ognuno ha la sua storia e ricetta particolare che a volte varia di casa in casa e in generazione e generazione.
Avete ancora un po' di posto nel vostro pancino?? In questo post dimenticate la dieta e le calorie e gustatevi ogni dolce!


Bisciola valtellinese, Lombardia: Conosciuta anche come Pan di Fich, la Bisciola è un pane dolce lievitato, preparato con farina di grano tenero e farina di segale o di grano saraceno, burro di latteria, fichi, noci, nocciole, uvetta e pinoli. 
Si racconta che sia nata per puro caso, quando le truppe di Napoleone invasero il nord dell’Italia nel 1797. I soldati francesi si fermarono in Valtellina per una tappa e Napoleone chiese a un cuoco di preparargli un dolce con ingredienti e prodotti trovati sul luogo. 
La tradizione vuole che le fette di Bisciola, prima di essere mangiate, debbano essere inzuppate nella grappa.


Tronchetto di Natale, Piemonte: La sua forma ricorda quella di un pezzo di legno che ricorda appunto un pezzo di legno di castagno o di quercia che per tradizione le famiglie piemontesi di un tempo usavano conservare per poi bruciarlo per scaldarsi la Notte di Natale, in attesa della Messa di Mezzanotte. Il capofamiglia, attorniato dai suoi cari, metteva il ceppo nel camino, lo benediceva con un segno di croce, lo bagnava con del vino rosso e nel dargli fuoco pronunciava la formula augurale: «Si rallegri il ceppo, domani è il giorno del pane». 
Da questo deriva la leggenda secondo cui il ceppo posto nel camino dovrà bruciare per le dodici notti seguenti, dal Natale all’Epifania, in segno di buon auspicio. 
E dal mix di tradizione e leggenda, il tronchetto di Natale è un dolce moooolto calorico ma irresistibile, preparato con uova, burro, mascarpone, crema di marroni, brandy, panna, cioccolato.
E io sono al secondo dolce che già mangerei tutto, aiuto!


Gubana, Friuli Venezia Giulia: L'aspetto a chiocciola di questo dolce è quello dei dolci casalinghi genuini di una volta ed è un simbolo del Friuli, dove è tradizione regalarlo a Natale per augurare prosperità e ricchezza. A base di pasta lievitata, è farcito con frutta secca, uva passa, amaretti e bagnato dalla grappa. Deve il suo nome proprio alla sua caratteristica forma a chiocciola: «gubat», infatti, in dialetto friulano significa «avvolgere». 
La Gubana richiede tre giorni di lavorazione per essere preparata, ma se conservata in luogo fresco e asciutto mantiene inalterate la fragranza e la bontà per mesi.



Sebadas, Sardegna: Uno dei dolci Sardi della tradizione sarda che è tra i più conosciuti anche al di fuori dell’isola, è preparato con il raffinato miele di corbezzolo, usato come una glassa che ricopre il grosso raviolo di sfoglia ripieno di pecorino locale. 
Questi sono considerati un dolce solo perché cosparsa di miele e zucchero, in origine erano considerate un secondo piatto. Il loro nome deriva dalla parola dialettale «seu» cioè «sego», e ricorda la brillantezza che il miele di corbezzolo dona a questo dolce.


Panspeziale o Certosino, Emilia Romagna: E' il tipico dolce natalizio della cucina bolognese ed è a base di cioccolato, miele, mostarda bolognese, frutta candita, pinoli e burro. È detto anche panspeziale e, in dialetto, zrtuséin o panspzièl. Il suo nome deriva dal fatto che nel medioevo era prodotto dai farmacisti e solo in un secondo momento furono i frati certosini ad occuparsi della sua produzione. Per gustare al meglio il panspeziel, andrebbe tagliato a fettine sottili. Con ingredienti simili al Pan Speziale, ma ancora più nutrienti (vengono aggiunte all’impasto nocciole, arachidi, mandorle, ciliege candite e cognac), il Panone di Natale è un altro dolce natalizio delle campagne bolognesi che 
cambia ricetta di casa in casa.


Zelten, Trentino Alto Adige: E' un pane fruttato e riccamente speziato. Si tratta di una versione arricchita del pane fatto in casa, a base di frutta secca, canditi, uvetta. In tedesco «zelten» significa «a volte», ed evidenzia che la preparazione del dolce si effettua solo nel periodo natalizio. Lo Zelten è diffuso in tutto il Trentino Alto Adige, con ingredienti che cambiano di valle in valle e di famiglia in famiglia. Si può semplicemente provare a distinguere tra Zelten trentino (più povero di frutta) e sudtirolese bolzanino, in cui la quantità di frutta è più importante. Ingredienti comuni in tutte le preparazioni sono farina, uova, burro, zucchero, lievito, noci, fichi secchi, mandorle e pinoli. 


Ricciarelli, Toscana: E' un dolce tipico natalizio di origine senese a base di morbida pasta di mandorle a cui si uniscono i profumi di vaniglia e cannella. L’origine di questo biscotto risale circa al Medioevo, quando il marzapane era lavorato per produrre i tipici dolci della città del Palio principalmente nei conventi o nelle vecchie botteghe di speziali/farmacisti. Anche se la ricetta varia di famiglia in famiglia, è per tutti uguale la lavorazione, la quale prevede un impasto con mandorle dolci, zucchero e albume d’uovo da cuocere in forno. Mantiene la forma ovale originale, con uno spessore intorno ai 15mm, un peso massimo di 30grammi l’uno e la diagonale maggiore fra i 50mm e 105mm. A fine cottura si aggiunge lo zucchero a velo. Tradizione vuole che siano consumati in abbinamento al tipico Vin Santo della zona o anche a un Moscatello di Montalcino.
A questi ci aggiungerei anche i cantucci che AMO, ma non credo siano natalizi..non saprei!!

Pangiallo romano, Lazio: Questo dolce risale alla Roma imperiale dove si usava prepararlo il giorno del solstizio d’inverno come buon auspicio per il ritorno delle lunghe giornate di sole. Il suo nome deriva dal colore della glassa che lo ricopre. Tradizionalmente il pangiallo era ottenuto impastando frutta secca, miele e cedro candito, che poi era cotto e ricoperto da uno strato di pastella d'uovo. Oggi si possono trovare molte varianti, ma tra gli ingredienti non mancano lo zafferano e la ricotta.


Parrozzo, Abruzzo: E' un dolce così buono che in suo omaggio Gabriele D’Annunzio compose «La Canzone del Parrozzo». In origine era il pan rozzo, un pane in uso tra i contadini fatto con farina di mais e cotto al forno. Poi un pasticcere lo rivisitò: le uova nell’impasto diedero il giallo dovuto al mais, le mandorle tritate riprodussero la granulosità dell’impasto del pane e il colore bruciacchiato della crosta fu riprodotto aggiungendo cioccolato. Da allora, il parozzo è realizzato con un impasto a base di semolino e mandorle e una copertura di cioccolato fondente, ha la caratteristica forma semisferica che svela all’interno una pasta morbida, gialla e profumata. Il parrozzo può essere aromatizzato con amaretto o mandorle amare.


Struffoli, Campania: Rientrano tra i dolci tipici legati alla tradizione della pasticciera napoletana, insieme ai roccocò, susamielli, divino amore e alle zeppole, gli struffoli sono le allegre palline di pasta fritta legate con il miele e ricoperte dai multicolorati confetti.Nella ricetta napoletana domina la frutta candita con un ruolo da protagonista per la zucca, la celebre cucuzzata. L’origine degli struffoli è greca: il nome, deriva da strongulos, cioè pasta a forma sferica, arrotondata o incavata.
Aggiungerei a questa anche la pastiera, anche se questa è più un dolce tipico pasquale che natalizio!!


Bostrengo, Marche: E' un dolce tradizionale di origini antiche, preparato nella zona del Montefeltro a Natale e in tutte le occasioni eccezionali che meritano di essere celebrate. Anticamente era chiamato anche «svuotacredenza» poiché per farlo si usava un po' tutto quello che c'era in casa. Nato come piatto povero del periodo natalizio (recupera il pane raffermo, cui si aggiunge frutta candita, fichi secchi, uva sultanina e mosto cotto), nei secoli il bostrengo si è arricchito di ingredienti sfiziosi come il cacao, il miele, la frutta secca, il rum. Fristingo, frustingo, frostengo, pistingo il dolce marchigiano cambia nome secondo la zona e ricetta nel giro di pochi chilometri.


Cartellate, Puglia: Questi dolci a Natale profumano le case pugliesi di anice, mosto cotto e cannella. Le sue origini non sono del tutto chiare e vengono da lontano. Secondo alcuni era una specialità preparata in Egitto solo per i faraoni. L’origine del termine cartellate è da ricercare nel greco kartallos, il cui significato è "cesto". Infatti, la tradizione vuole che la sfoglia sottilissima durante la frittura prenda la forma delle fasce di Gesù Bambino. Ogni famiglia custodisce la propria ricetta gelosamente e prepara in gran quantità questo dolce, che è ottimo anche freddo. Le cartellate possono essere passate nel vincotto o nel miele, oppure mangiate semplicemente fritte con un po' di sale sopra.


Fichi chini, Calabria: I fichi chini sono la gioia della gastronomia calabrese e sono prodotti da una lavorazione tradizionale che associa l’essiccazione naturale dei fichi, la farcitura con mandorle, noci, cioccolato, canditi i fichi chini sono. In Calabria si preparano spesso in casa e si regalano agli amici e ai parenti. La tradizione vuole che quattro fichi aperti a metà siano sovrapposti per formare una Croce che è il simbolo religioso del Natale. Questa fu probabilmente l’idea di alcune monache che questi dolcetti presero la forma di una croce cristiana.


Cubaita, Sicilia: È il torrone tipico siciliano ed esattamente di Modica, città in provincia di Ragusa. Viene dal lontano Medioriente e l’ingrediente principale della cubaita è il sesamo. Particolarmente profumato, grazie anche alla presenza di miele, buccia di arancia e di limone è un vero trionfo di odori e sapori autentici. Ma perché sia vera cubaita, è importante che le mandorle siano quasi intere e il dolce abbia uno spessore di un centimetro al massimo.

[post originale]

sabato 24 dicembre 2016

Nail art Natalizie: ecco le mie 3 idee!!

Ciao diamantini!! Buona vigilia e buon Natale!!! In questo post vorrei mostrarvi le mie nail art ispirate al periodo natalizio (forse un tantino in ritardo...scusate ahahah)

La prima nail art che ho realizzato su di me è questa qui!
Ho steso la base rinforzante avon di cui vi parlo QUI (vi parlerò visto che ancora non l'ho fatto ma posterò il link qui.)
Dopodichè ho steso una prima passata di smalto rosso su tutte le unghia ecceto medio e anulare, ho aspettato si asciugasse per poi stendere una seconda passata di colore.
Sul medio e sull'anulare sono andata ad applicare uno smalto bianco gesso, sempre due passate.
Una volta asciutto tutto, con l'aiuto di un dotter e un pennellino con la punta fine sono andata a realizzare due fiocchi di neve sul medio e dull'anulare una simpatica renna.
Ho aspettato si asciugasse tutto per bene e ho applicato un top coat classico.

La seconda nail art realizzata su di me è questa qui!
In questo caso ho applicato una sola passata di colore.
Come possiamo vedere dalla foto anche questa è sui toni del bianco e del rosso anche se diffente. Questo rosso qui è un tantino più scuro e più brillante, presenta perlescenze. Ma bando alle ciance, ciancio alle bande, ho steso lo smalto rosso su tutte le unghia eccezione fatta per l'anulare dove ho applicato il bianco. Prima che lo smalto bianco si asciugasse, con l'aiuto di uno spingi cuticole, ho applicato dei glitter su tutta l'unghia. Sul medio ho realizzato un fiocco di neve/fiorellino molto carino decorato ulteriormente da una linea bianca sottile alla radice dell'unghia quasi e una a zig zag quasi alla punta. Prima che la mia decorazione si asciugasse ho applicato anche qui i glitter!!! Ho aspettato si asciugasse tutto per bene e poi ho steso una passata di top coat effetto plumping.

La terza ed ultima nail art realizzata da me è questa. Dopo una passata di rinforzante ho steso una passata di smalto rosso fatta eccezione del medio dove ho lasciato l'unghia solo con il rinforzante. Nel frattempo che lo smalto si asciugasse, con l'aiuto di un dotter, ho realizzato il cappello di Babbo Natale sul medio. Ho dapprima realizzato grossolanamente una french doppia con l'applicatore dtesso dello smalto, poi con il dotter ho realizato il cappellino. Ho rifinito il tutto con un pennellino dalla punta sottile.
Prima che lo smalto si asciugasse ho applicato del velluto sul cappello per renderlo più realistico.
Ho aspettato si asciugasse tutto per bene per poi applicare una passata di top coat effetto brillante facendo attenzione a non andare sul velluto.

Bene diamantini questo è tutto...spero che le mie idee vi piacciano e al prissimo post!
Un ultima cosa: voi che nail art avete realizzato i vi siete fatte realizzare? Aspetto i vostri commenti! 😊

venerdì 23 dicembre 2016

Latte nutriente pelli secche Yves Rocher - Review


Buonasera diamonds!!! Benvenute in questo mio nuovo post che come al solito spero vi piaccia e vi possa essere d'aiuto in qualche modo.
Aluuura, sta volta voglio parlarvi di un latte nutriente alle mandorle per pelli molto secche dell'Yves Rocher.
Idrata tantissimo la pelle senza ungerla, cosa molto importante, e ridona vita alle gambe estremamente secche (tipo le mie) rendendole lisce, morbide e visibilmente idratate. I laboratori Yves Rocher hanno appunto selezionato l'olio di mandorle per ridare alla pelle tutto il confort di cui necessita e la linfa d'agave per le sue virtù idratanti.
Il latte nutriente per pelli secche si assorbe subitissimo ed è anche molto fresco, inoltre ha un profumo meraviglioso che quasi ti viene voglia di mangiarlo!!!! Straconsigliatissima!!!
Ricomprata anche più di una volta ma purtroppo non ricordo il costo..
Un latte nutriente testato sotto controllo dermatologico, con ingredienti vegetali provenienti dall'agricoltura biologica del Madagascar.
Il flacone può ridurre il consumo di plastica, se riciclato, e quindi è ottimo anche per salvaguardare la natura.


INCI:

Aqua 
Coco-caprylate/caprate (emolliente) 
Glycerin (denaturante/umettante/solvente) 
Stearic acid (emulsionante/stabilizzante emulsioni)  
Dimethicone (antischiuma/emolliente) 
Butylene Glycol (umettante/solvente)  
Brassica Campestris Oleifera Oil (emolliente) 
Trilaurin (emolliente/solvente/viscosizzante) 
Propylene Glycol (umettante/solvente)  
Sodium Cetearly Sulfate 
Sesamum Indicum Oil (emolliente/vegetale) 
Prunus Amygdalus Dulcis Oil (emolliente/vegetale) 
Agave Tequilana Leaf Extract (astringente) 
Mangiferin
(protettivo cutaneo) 
Parfum 
Glyceryl Stearatese 
Methylparaben (conservante)  
Xanthan Gum (legante/stabilizzante emulsioni/viscosizzante) 
Tocopheryl Acetate (antiossidante) 
Ethylparaben (conservante)  
Mica (opacizzante) 
Propylparaben (conservante)  
Bht (antiossidante) 
Tetra-sodium edta
Sodium Hydroxide (agente tampone/denaturante) 
Linalool (allergene al profumo) 
CI 77491 (colorante cosmetico) 
CI 77891 (colorante cosmetico) 


INFO: 
Quantità: 200 mlPrezzo: non lo ricordo .-.''
Acquistato da: Catalogo Yves RocherAzienda produttrice: Yves Rocher
PAO: 12 mesi
Fabbricato in: Francia
Sì/No: Assolutamente sì!!!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...